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  • Le solenni celebrazioni
    Le solenni celebrazioni

    Castel S. Lorenzo: le solenni celebrazioni
    Il 24 giugno si celebra la festa di S. Giovanni Battista. Il 27 settembre quella dei SS. Cosma e Damiano. In tutte e due le ricorrenze si celebrano novene in onore dei Santi, durante i nove giorni precedenti. Qualcosa di particolare avviene durante le novene: si tratta del racconto della vita dei Santi festeggiati, intercalati dalle preghiere.
    La festa dei SS. Cosma e Damiano è considerata più importante, soprattutto per la presenza di numerosi fedeli, che portano le cente e sostano in paese durante la notte. Si inizia con la fiera il 24 (in giugno la fiera si tiene la vigilia) e poi si resta in attesa dei pellegrini che provengono da Castelcivita, Aquara, Roccadaspide ed altre località limitrofe. Anticamente la festa si celebrava con grande devozione in un periodo compreso tra il 21 ed il 28 settembre.
    Un tempo la chiesa parrocchiale era l'antica cappella di S. Giovanni Battista in via SS. Rosario. Vi è menzione in una Bolla Pontificia di Celestino III nel 1191. Verso il 1800 essa fu adibita ad oratorio per la Congregazione del SS. Rosario. Intorno al 1760, su suolo donato dalla famiglia Carafa, fu iniziata a circa m.200 la costruzione di una nuova chiesa, in quanto la precedente cappella non riusciva più ad ospitare una popolazione in crescita. La nuova chiesa, ad una sola navata, ha un altare maggiore dedicato a S. Giovanni Battista ed altri laterali «dedicati al Sacro Cuore di Gesù, alla Madonna del SS. Rosario, dell'Addolorata, delle Grazie e del Carmine, a S. Lorenzo e a Sant'Antonio da Padova»(22).
    La chiesa dedicata ai SS. Cosma e Damiano sorse nella prima metà del settecento ed è ad una sola navata. Sull'altare maggiore si conservano le statue tutte a mezzo busto: i SS. Cosma e Damiano nelle nicchie laterali, il patrono S. Giovanni Battista in quella centrale. Nella stessa chiesa vi sono le altre statue dei Santi, Francesco Borgia e Luigi Gonzaga.
    Tra le chiese, è importante ricordare S. Maria del Monte, chiamata così in quanto sull'altare maggiore vi era una statua identica a quella che si trova nel Santuario di Novi Velia sul Monte Gelbison(23).
    Il giorno della festa le celebrazioni liturgiche iniziano fin dalle 6:30-7:00. I cinque Santi portati alla Chiesa Madre sono disposti in quest'ordine: S. Luigi Gonzaga, S. Francesco Borgia, i Santi Cosimo e Damiano ed infine il patrono, S. Giovanni. Alle 11:00, la solenne messa precede la processione per le vie del paese, con le statue portate nell'ordine descritto. Fino a pochi anni fa ori e tante cente arricchivano il rito, non mancavano poi le persone che, scalze in segno di devozione, con trasporto partecipavano alla manifestazione, vestiti in alcuni casi con gli abiti dei santi. Gli esempi di ex voto sono ancora in uso e vengono custoditi in chiesa. Oggi il vescovo cerca di ridimensionare le forme espressive in contrasto con la dottrina ufficiale.
    La processione si svolge in tutto il paese e prevede soste soprattutto nel centro storico, per consentire di far abbeverare chi trasporta le statue. L'itinerario è sempre lo stesso: via Fendino, Santa Maria, Noele, via Principi Carafa, infine una sosta davanti il castello. Il coinvolgimento del paese è notevole, anche i giovani sono particolarmente predisposti in quei giorni a dedicarsi agli antichi riti.
    Nei giorni di festa si usa ancora cucinare piatti tipici: "scazzatielli" (orecchiette più piccole), "bucchinotti" (ravioli dolci), carne di castrato e braciola(24).

    (22) Venturiello A., "Castel S. Lorenzo nella sua Storia Civile e Religiosa", Edizioni Cantelmi, Salerno 1975, pp.70-71.
    (23) Ibidem, pp.76-79.
    (24) Marsico Gianluca e Peduto Carmine, interviste, Castel S. Lorenzo, 16 gennaio 1999

    Fonte: Pasquale Martucci/Antonio Di Rienzo "IL SACRO E IL PROFANO" Le espressioni folcloristiche e la religiosità popolare nel territorio del Cilento e Vallo di Diano - Edizione 1999.

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